Il 16 maggio 1955 la mafia uccideva, a Sciara, Salvatore Carnevale, sindacalista della Cgil, socialista, fondatore e segretario della locale Camera del lavoro.
Bracciante e sindacalista socialista, Carnevale venne assassinato a colpi di lupara a 31 anni, mentre si recava a lavorare in una cava di pietra gestita dall’impresa Lambertini.
I killer lo uccisero mentre percorreva la mulattiera di contrada Cozze secche. Carnevale aveva dato molto fastidio ai proprietari terrieri per avere difeso i diritti dei braccianti agricoli: era infatti molto attivo politicamente nel sindacato e nel movimento contadino.
La madre, Francesca Serio, una donna acuta, attenta, diffidente, astuta, abile, imperiosa, implacabile, fino alla fine dei suoi giorni (16 luglio 1992) fu una implacabile accusatrice dei mandanti e dei presunti killer che furono prima condannati all’ergastolo e  assolti nei due gradi di giudizio successivi.
Se volete saperne di più guardate il video.
 


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