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Carnevale Termitano: la storia del cavaliere Ignazio Casamento FOTO

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L’aria di rinnovamento che finalmente si comincia a respirare nel carnevale termitano ha evidentemente offuscato la mente di qualche anonimo personaggio, che in questi giorni ha pensato bene, anzi male, di fare satira sulla memoria di un defunto; ovvero il cavaliere Ignazio Casamento che di questa festa è stato per tanti anni l’anima.

E cosi la Società del Carnovale ha pensato oggi di rinnovarne la storia proponendovi una sua biografia.
Il Cav. Ignazio Casamento o meglio u zzu Gnaziu”, come tutti amichevolmente ma rispettosamente lo chiamavano, è a ragione considerato il più popolare carnevalaro della città; egli infatti per oltre sessanta anni fu tra i principali organizzatori di questa tradizionale festa.

Ignazio Casamento

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Ignazio Casamento nasce a Termini Imerese il 14 maggio del 1912 da genitori palermitani; lavora al Comune dapprima come vigile urbano ed in seguito come responsabile di quello che allora si chiamava Ufficio Tasse. Fin da giovane si distingue per la sua propensione e le sue capacità nell’organizzare feste e manifestazioni; e per questa sua caratteristica non tarda infatti ad entrare a far parte della organizzazione del Carnevale Termitano.
La manifestazione, in quegli anni era gestita da un comitato appositamente costituito, che si occupava anche del reperimento dei fondi; visto che l’evento non usufruiva di pubblici contributi.
Del comitato, almeno fino a parte degli anni sessanta, non fanno parte solo “comuni” cittadini ma anche illustri personaggi del mondo imprenditoriale e politico della città; in diverse occasioni ne furono infatti componenti anche l’Onorevole Avv. Pino Seminara, il Senatore Edoardo Battaglia, il notaio e successivamente anche lui senatore Francesco Candioto. Sono questi che, più di tutti, si sobbarcano il carico economico e si occupano, grazie alla loro influenza, di recuperare i soldi necessari per la organizzazione del tradizionale evento.

Casamento incomincia dapprima a cimentarsi in lavori di cartapesta, poi approfondisce le sue conoscenze in tecnica dei movimenti e dopo l’uscita di scena del signor Andrea Sansone che per lunghi anni ne era stata l’anima, diviene la vera e propria mente pensante del Carnevale.

Da lui partono diverse iniziative; egli stesso, negli anni sessanta, si reca in più occasioni a Viareggio dove in qualche caso venivano acquistati pupi e mascheroni che, trasportati a Termini con treni merci, erano poi rifiniti ed assemblati per la costruzione dei carri.
Ben presto però, pure con la guida dell’abile Casamento, anche a Termini Imerese nasce una vera e propria scuola della cartapesta; con tanti volenterosi artigiani che per mesi al cosiddetto “campu ri profughi” di Porta Palermo preparavano l’allestimento dei carri.

Chi ebbe modo di frequentare la casa di “u zzu Gnaziu”, non avrà mancato di notare come lì si respirasse aria di carnevale. Infatti dopo casa Sansone, sul finire degli anni sessanta il quartiere generale del carnevale si spostò in via Mazzini proprio dove abitava il Cav Casamento. In quelle stanze avvenne per tanti anni la vestizione dei nanni per l’uscita delle sfilate; e sempre li gli organizzatori, e spesso con famiglie al seguito, si riunivano nelle fredde sere di febbraio per confezionare i sacchetti di confetti che u nannu ca nanna avrebbero poi lanciato dal loro carro.
Si viveva un clima di festa e di cordialità tra brindisi ed assaggio di dolcetti che la signora Maria Adelfio, padrona di casa, non mancava di preparare per l’occasione. Il carnevale deve tanto a questo simpatico ed estroverso personaggio e ne piange la scomparsa avvenuta nel 2011 alla veneranda età di novantanove anni.
Grazie zzu Gnaziu

Il Presidente
Emanuele Caruana

 


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Redazione

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