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L’iniziativa voluta dal direttore artistico Guccione Roberto ha come obiettivo quello di valorizzare il territorio poiché; “l’arte è la manifestazione della vita, della natura, del reale infinito di cui ogni artista con la sua opera cerca di rappresentare, così l’umanità si riconosce nella sua più alta essenza e nelle sue più nobili virtù”.
Così nasce il titolo dell’opera del termitano Sergio D’Amore, invitato alla manifestazione di livello internazionale
“No alla guerra nucleare in Ucraina, per non dimenticare Hiroshima e Nagasaki.
Così l’artista aggiunge alla descrizione delle due opere pittoriche l’articolo 9 della costituzione giapponese che dichiara: “Il popolo giapponese rinuncia per sempre alla guerra come diritto sovrano della nazione e alla minaccia di un uso della forza per risolvere le dispute internazionali”; inoltre “i potenziali di forze terrestri, aeree o navali non saranno mai mantenuti”.
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