Falsi green pass venduti a 300 euro: l’inchiesta della Procura di Termini Imerese, 25 indagati in tutta Italia

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Un maxi blitz con perquisizioni in tutta Italia è stato disposto dalla procura di Termini Imerese e affidato ai poliziotti della sezione di polizia giudiziaria, contro una presunta organizzazione criminale specializzata secondo le indagini nel commercio in rete di false certificazioni anti covid in grado di superare i normali controlli di verifica.

Sono 20 le perquisizioni ordinate in ambito nazionale che hanno consentito di sequestrare, oltre a green pass cartacei, una trentina di dispositivi informatici all’interno dei quali i certificati erano conservati in formato digitale.

I venditori assicuravano secondo le indagini agli acquirenti il rilascio di un certificato “rafforzato terza dose” personalizzato, chiedendo copia della tessera sanitaria, a fronte del pagamento di circa 300 euro solitamente in criptovaluta, prevedendo anche “sconti famiglia” per coloro che acquistassero più certificati.
Le indagini sono ancora in corso; al vaglio degli investigatori si trovano adesso anche i dispositivi telefonici e alcuni conti correnti italiani utilizzati per far transitare i pagamenti per l’acquisto dei falsi green pass.

 

 

(ANSA)
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