Caso Pipitone, il racconto da verificare dell’anonimo: “Denise piangeva e chiamava la mamma”

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È un racconto che mette i brividi se ci mettiamo nei panni della madre di Denise Pipitone, Piera Maggio. Si tratta del racconto fatto dell’anonimo che ha recapitato attraverso una lettera all’avvocato Giacomo Frazzitta. 
Un silenzio lungo diciassette anni, rotto solo qualche giorno fa. Le indiscrezioni non confermate e tutte da verificare, adesso, provocano i brividi. Secondo quanto avrebbe raccontato, infatti, sembrerebbe che quel giorno l’anonimo abbia visto e sentito Denise piangere e gridare “aiuto mamma”. 

“Sono diciassette anni che so e sono serissimo. Mi trovavo a bordo della mia auto a Mazara del Vallo e sono stato affiancato da un’altra vettura. Ho guardato all’interno dell’abitacolo e ho visto Denise con altre tre persone”

Le indiscrezioni

Secondo le prime indiscrezioni, dunque, per primo maggio del 2004 l’anonimo avrebbe visto la piccola Denise in auto con altre tre persone. La bambina piangeva e gridava: “aiuto mamma”.
Secondo quanto dichiarato dal maresciallo Lombardo, sembrerebbe che all’interno della lettera anonima si facciano nomi e cognomi di chi avrebbe rapito Denise. Si tratterebbe di persone che farebbero parte della sua famiglia allargata.

Una lettera, dunque recapitata a 17 anni dalla sparizione della bambina, lo scorso 12 maggio, al legale della famiglia Pipitone e poi consegnata alla procura di Marsala. 

Attraverso i microfoni della trasmissione “Chi l’ha visto?”, che da anni segue assiduamente la vicenda, il legale ha ringraziato l’anonimo, invitandolo a fare un ulteriore passo avanti, in modo da risalire al più presto alla verità.
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