Blutec, Ficco (Uilm): “Si tutelino tutti i lavoratori e si salvi Termini Imerese”

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“È stato finalmente riconvocato oggi il tavolo Blutec, ad opera del viceministro Alessandra Todde, che da poco ha ricevuto le relative deleghe per seguire la vertenza. I commissari straordinari si stanno indirizzando, come da noi più volte chiesto, verso soluzioni che prevedano la continuità aziendale anche a Termini Imerese, ma la situazione resta confusa e estremamente preoccupante, soprattutto se si considera l’imminenza del 16 maggio, data entro cui deve essere approvato il programma da parte del MiSe. Purtroppo in questi mesi di silenzio abbiamo la triste impressione che si sia perso tempo, senza riuscire ad arrivare ad un’ipotesi di programma industriale solido per tutti i lavoratori e ad una copertura certa in termini di ammortizzatori sociali”. Lo dichiara Gianluca Ficco, segretario nazionale Uilm responsabile del settore auto.

Gianluca Ficco

“I commissari ci hanno informato – riferisce Ficco – che per tutte le unità produttive, eccetto quella siciliana, stanno arrivando interessamenti che rendono confidenti sulla possibilità di dare tutela occupazionale ai lavoratori coinvolti, nonostante qualche difficoltà in più relativa alla divisione engineering e il rinvio del bando di Atessa. Per Termini Imerese, invece, la soluzione ipotizzata dai commissari passerebbe attraverso una cessione dell’intero complesso aziendale, come datio in solutum, ad una società di nuova costituzione in mano pubblica, che poi si incaricherebbe di guidare il processo di riqualificazione industriale”.
“Per noi è fondamentale – afferma Ficco – che si dia tutela occupazionale a tutti i lavoratori di Blutec e che anche per Termini Imerese si immagini la continuità occupazionale, come da ultimo accettato dai commissari, ma ribadiamo l’opportunità di non escludere la possibilità di una proroga della amministrazione straordinaria anche oltre giugno e in ogni caso la necessità di immediata approvazione della cassa integrazione. Le ipotesi di reindustrializzazione del sito siciliano restano purtroppo tutte da verificare e quindi confidiamo che il Ministero dello Sviluppo economico tenga fede all’impegno di riconvocarci l’11 o il 12 maggio per offrire ai lavoratori concreta tutela. Non accetteremo licenziamenti né a Termini né altrove”.
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