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In questi giorni nel nostro Porto di Termini Imerese è attraccata una nave coinvolta in operazioni di scarico di Petcoke, ovvero di carbone ottenuto attraverso la carbonizzazione delle frazioni altobollenti (cioè aventi elevata temperatura di ebollizione) prodotte durante la distillazione del petrolio.
Anche per i meno addetti, è facilmente intuibile di come si tratti di un materiale fortemente da attenzionare per la pericolosità che esso possa avere sulla salute umana se trattato con superficialità e senza le dovute precauzioni. Innazitutto teniamo a specificare che l’autorizzazione a tale scarico è stata data in data 1 settembre 2020 e che bloccarla ad autorizzazione concessa, con un contratto di trasporto già siglato, ovviamente sarebbe stato un illecito improponibile.
Allo stesso tempo sono state già avviate plurime interlocuzioni con l’Autorità Portuale della Sicilia Occidentale che gestisce il nostro Porto, per discutere, insieme, della nostra visione dello stesso ed, al contempo, ribadire fermamente la indisponibilità a ricevere trasporti aventi ad oggetto Petcoke e sali chimici che in questi anni sono stati scaricati.
Allo stesso tempo abbiamo avuto modo di visionare in questi giorni, assieme alle forze dell’ordine ed assieme alle associazioni ambientaliste della città, alle operazioni di scarico di Petcoke, confermando che si sono svolte nella assoluta correttezza e senza che potessero creare pericolo di alcun tipo.
La tutela del nostro Ambiente e della nostra Salute era, è, e sarà centrale nel nostro progetto politico.
Cons. Giuseppe Di Maio
Cons. Francesco Paolo D’angelo
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