Coronavirus: letterina bimbo termitano all’Immacolata

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Mai come in questo momento così particolare legato all’emergenza del Coronavirus assume importanza  la lettera di un bambino all’Immacolata, un tempo in cui è necessario per la salute pubblica evitare assembramenti, anche se questo significa rinunciare a partecipare in presenza a manifestazioni religiose sentite dal popolo termitano, come quelle delle Solennità in onore di Maria Santissima Immacolata.

‘A Maronna ri notti. Il discorso è semplice e con semplicità lo spiega Pietro Russo,
il piccolo termitano di 7 anni che ha scritto una letterina all’Immacolata il giorno prima dell’apertura della cappella nella chiesa di San Francesco Saverio, dove è custodito il simulacro della Madonna della Neve.
“Sarà triste domani aprire quella porticina e non ci saremo – si legge nella lettera del piccolo Pietro Russo -. Aspettiamo un anno intero per vedere il tuo viso e non poterti salutare, commuoversi nelle nostre preghierine, soprattutto in questo periodo brutto per tutti.
Perciò cara Mamma Celeste prega tu per noi, e scusaci tanto, noi pregheremo più forte ad alta voce da casa. Aiutaci e dacci tanta forza. Amen”.

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