Sicilia zona arancione: i carabinieri intensificano i controlli

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Dall’istituzione della “zona arancione” in Sicilia con il D.P.C.M. del 3 novembre, riconfermata ieri dal ministro Speranza, i Carabinieri del Comando Provinciale di Palermo hanno intensificato l’attività di contrasto alle violazioni della normativa anti-Covid, attraverso i servizi mirati al controllo di persone ed esercizi commerciali concordati in Prefettura.

Dal 6 novembre, infatti, le persone controllate per la verifica del rispetto delle nuove misure nazionali e delle ordinanze regionali e comunali sono state 16.990 nella sola provincia di Palermo, con 454 sanzioni amministrative per chi non ha rispettato le regole.
Sei sono state le persone denunciate per aver violato i termini della quarantena obbligatoria.
Sono stati effettuati oltre 3.000 controlli ad esercizi commerciali, con quattro sanzioni amministrative per riscontrate violazioni delle norme. Per due locali è scattata la chiusura per cinque giorni.
Emblematico il caso di un’attività di autolavaggio sita in zona “Guadagna”, a Palermo, recentemente ispezionata dai Carabinieri, per cui la sanzione amministrativa è stata accompagnata da quella accessoria della chiusura per cinque giorni. Oltre all’attività, nell’occasione, il mancato rispetto della normativa anti-Covid è stato contestato anche a tre persone che vi stavano ambientando un videoclip musicale. Fra i sanzionati, anche una donna resa famosa da dichiarazioni sulla mancanza della malattia a Palermo.
Fra gli obiettivi dei controlli anche gli ambulanti, con l’apposizione dei sigilli al chiosco di uno *“stigghiolaro”* in via Ernesto Basile. Sanzionato allo stesso modo un ambulante dotato di barbecue per il pesce, nei pressi dell’ospedale Buccheri La Ferla. In collaborazione con la Polizia Municipale, è stata ispezionata anche una bancarella di prodotti ortofrutticoli installata in zona “Cala”: l’attività si è conclusa con due sanzioni amministrative a carico del venditore e il sequestro della merce.
In provincia, ed in particolare nelle “zone rosse” istituite nei comuni di Misilmeri e Ciminna, i controlli dei Carabinieri sono stati determinanti per indirizzare la popolazione verso il rispetto del D.P.C.M. e dell’ordinanza regionale, e per perseguire le inosservanze. Nel mercato di Villafrati, qualche giorno fa, sono state contestate ad un ambulante la ricettazione e la vendita di dispositivi di protezione, come mascherine e igienizzanti, recanti marchi falsi. Il materiale, comprensivo di oltre 500 mascherine, prive anche delle indicazioni necessarie ai consumatori come destinazione d’uso e precauzioni, è stato posto in sequestro. Per l’ambulante sono scattate la denuncia all’autorità giudiziaria e una sanzione amministrativa per violazione del Codice del Consumo. A Carini, invece, un controllo congiunto con Polizia Municipale e Guardia di Finanza ha permesso di rilevare, a carico del gestore di un supermarket abusivo, vari illeciti amministrativi, con sanzioni ammontanti a circa 35.000 euro ed il sequestro di almeno 8000 articoli.
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