Willy e Filippo uccisi: l’indignazione sui social per tenere viva l’attenzione su un omicidio dimenticato

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Sembra essere dimenticato il delitto del giovane di 25 anni di Spoleto, morto a Ferragosto investito nel parcheggio di una discoteca nel corso di una rissa tra ragazzi, alcuni dei quali non italiani. Per la morte del giovane Filippo Limini sono indagati tre giovani rumeni, ma, sui social si moltiplicano i commenti di chi ritiene che del caso la stampa abbia parlato in modo marginale rispetto alla tragica morte toccata a Willy Monteiro Duarte, il giovane di 21 anni intervenuto per sedare una rissa e massacrato di botte da un gruppo di ragazzi italiani, ora in carcere.

DI UNO NON SI È PARLATO – Il commento di Piero Lorenzini 
“Ogni vita dovrebbe avere lo stesso valore. Willy e Filippo sono morti entrambi per mano di balordi, ma di uno non si è parlato.

Lui è Filippo Limini.

Aveva 25 anni, è morto una ventina di giorni fa a Bastia Umbra. Una rissa in discoteca finita male. Per il suo omicidio sono stati arrestati tre ragazzi di origine albanese.

Dov’è la prima pagina di Repubblica per Filippo? Dove sono le decine di cronisti che hanno invaso Colleferro? Dov’è il post di Giuseppe Conte? Dov’è Floris che chiede a Gassman in prima serata “che Italia emerge dall’omicidio di Colleferro?”. Dove sono i trattati di sociologia emersi in questi giorni?

Per quale squadra tifava Filippo? Che sogni aveva? Che lavoro faceva? E i suoi aguzzini? Praticavano le arti marziali? Erano dei “truzzi”? Guardavano Gomorra? Spacciavano? Sono la rappresentazione del “vuoto” della nostra epoca? Erano dei prepotenti?

Ora l’avete capito che anche voi siete vittime di una strumentalizzazione? Di un sistema mediatico che decide cosa conta e cosa no, quali narrazioni sono funzionali e quali no?

Guardate bene questo volto.

E la prossima volta riflettete sulla vera natura della vostra indignazione a comando”.
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