Dolce & Gabbana a Polizzi Generosa: fascino siciliano tutto made in Madonie

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Un fascino siciliano tutto made in Madonie. Ciò che è arte e territorio, è stato esposto  come in una grande vetrina con l’intento di far conoscere, gustare, incuriosire, scoprire con possibilità nuove di conoscenza un luogo particolare dell’entroterra di Sicilia che aspettava un  rilancio. Domenico Dolce, grande artista e personaggio assai noto, ai vertici del mondo dello spettacolo,essendo polizzano d’origine e legato alle Madonie, probabilmente può essere l’unico capace di dare la scossa giusta, la notorietà. Lui che conosce le strade del vero successo, può essere di fondamentale aiuto per quello territoriale. Crea così un evento in cui fa sapere la sua storia e presenta la sua Polizzigli scorci, le case, i volti che incantano, le processioni, le tradizioni, i tesori d’arte, gli oggetti d’impronta siciliana,i cibi caratteristici come lo sfoglio il fagiolo badda, le nocciole.

 

Tutto ciò che è tipico viene raccontato in pochi flash. Un connubio d’arte, di gastronomia di  prodotti artigianali e tanto altro quindi che raccontano la storia di un paese, di una vita quotidiana che scorre nel tempo, negli anni di un’evoluzione,nei ricordi del vissuto identitario.

Alcuni abiti di Dolce s’ispirano infatti a quelli delle spose di una volta con trine e merletti semplici.” L’abito deve sedurre” è una delle espressioni più comuni dello stilista. 

 

Polizzi si fa trovare  piena di profumo di Zagara, di coffe, campanelli, costumi tipici, carretti, folklore, colore,gioia con un aspetto assai festoso, accogliente. 

Un clima che sembra davvero magico, distaccato dal contesto difficile che si sta vivendo ed oltretutto dal mondo incontrollato, caotico, complicato ed artefatto. 

 

La gente ha accolto con entusiasmo questo momento. Si è fatta assorbire dal contesto a tema siciliano indossando abiti o accessori  particolari con pizzi, merletti, agrumi, Trinacria, sole, fiori, maioliche etc. simboli d’orgoglio, coinvolgimento ed approvazione.

 Una fierezza indiscussa che ancora emerge ed un concetto di bellezza, di  un fascino particolare, di quell’affezionamento tipico che trovano espressione e desiderio di sbocciare ancora e costantemente, oltre ogni epoca quasi come quella bandiera della regione libera che sventolava orgogliosa lungo il corso principale di Polizzi capace di ondeggiare con eleganza sobria dinanzi anche ai venti avversi. 

 

Un invito in più allora pure per quegli occhi distratti, poco attenti, di chi non ha amato finora la Sicilia, di chi ha avuto perfino disprezzo non trovando interesse, curiosità, gradimento.

Un maggiore richiamo  per poter accogliere a braccia aperte sdoganandosi da pregiudizi, stereotipi,per affrancarsi da aspetti negativi. 

Si offrono solo cose belle tra cui in primis l’accoglienza, la familiarità, il calore.

Si fanno conoscere monumenti, luoghi, opere d’arte, misteri e leggende custoditi nel cuore del paese Madonita anche attraverso le visite guidate dell’associazione Polizzi svelata che crea percorsi guidati.

Si mettono poi in evidenza i colori forti della Sicilia, portavoce e metafora, di un resistere insieme alle difficoltà e alle intemperie, con determinazione. 

Polizzi ci sta davvero provando, vuole sorprendere.

Lo si legge dall’entusiasmo pure giovanile. Mariele, un’intervistata, descrive Polizzi come” un museo vivente” e questa è davvero la sua grande occasione. <<Dolce vuole preparare il territorio. Si vocifera di una possibile sfilata qui a Polizzi e chissà,potrebbe anche accadere e sarebbe un boom per il piccolo comune Madonita assai raggiungibile oltretutto poiché vicino all’autostrada sarebbe pieno di gente, di visite continue. Il mondo vi convergerebbe ma occorre certamente un inizio significativo ed è questo. È come aver dato della carne succulenta ad un popolo affamato, qualcosa di altamente appetibile. Mi piace usare questa espressione  questa metafora per tale concetto. Sono molto speranzosa>>. C’è poi anche Giovanna,una ventisettenne che recita una frase di Borgese “Polizzi Generosa drappeggiata dal suo superbo epipeto torreggia sola”.

Lo dimostra Domenico dolce stesso che pur diventando qualcuno non si è dimenticato delle sue radici, della sua terra d’appartenenza, delle sue origini.

Ciò che finora è stato da contorno  diventa protagonista come le tradizioni, il folklore, la musica, gli odori, buon cibo,i monumenti, le persone.

Tutto assume un valore sacrale. Un rituale di  bellezza indiscussa da scoprire che seduce e, un guardare ciò che c’è attorno attraverso sensi predisposti a farsi ammaliare.

Il suo film girato assieme a Stefano Gabbana, fra le musiche inedite di Ennio Morricone e diretto da Tornatore, racconta la sua storia, il suo semplice iniziare. Un sogno semplice, un credere ambizioso che hanno saputo raggiungere lo slancio verso cieli alti, per alcuni impossibili attraverso l’intuito, la passione, la genialità, la professionalità innata, l’arte, l’ingegno, la creatività, la fortuna, l’intraprendenza, il talentotanti fattori in gioco verso questa grande scalata. Fondamentale e da molla trainante, vera ispirazione, è stato l’amore. 

Pieno di oggetti sacri, i luoghi del lavoro di Domenico, assieme ai numerosissimi richiami del paese di Polizzi come se volesse essere un suo  esserci sempre, un  sentirsi parte della quotidianità nonostante ogni distanza.

Devotion, è il titolo del film da lui scelto che pone oltre confini territoriali ed emozionali questi racconti di vita che  non poteva che regalare purezza di sentimenti. 

 Il titolo fa proprio trasparire e ben comprendere la devozione a tutto ciò che è meraviglioso e veramente magico, racchiuso fra quei monti madoniti. Atmosfera che comunque continua a far parte della vita di Domenico, che gli trasmette senso di pace profonda, di semplicità, in opposizione a quel mondo articolato che vive in ogni suo singolo giorno. È in quei luoghi tranquilli che si respira aria pulita d’arte innocente, che la fa proprio nascere e fa da culla. 

Lo dice lui stesso che quelli<< sono luoghi che fanno stare a proprio agio. ispirano.>>.

 I suoi sarti  lo affermano”  agli stilisti basta proprio un nulla ed è già un grande capolavoro che porta al successo”

«Mi piace sperimentare- afferma Domenico – mi piace giocare per questo che a volte resto anche male».

Gli artisti  amano particolarità ed invenzione, non banalità. 

Un giorno pertanto pieno di emozioni indimenticabili per tutto il comprensorio pullulante di cuori che battevano felici, commossi, entusiasti.

Fra gli ospiti i ragazzi de Il Volo, il trio canoro più giovane e famoso a livello internazionale. I cantanti sono stati piacevolmente contenti del contesto in cui sono stati accolti con trepidazione dalla numerosa gente.

Piero Barone è sembrato molto soddisfatto ed pure siciliano, felice di vedere la Trinacria ancora una volta valorizzata così come Ignazio Boschetto che ha fatto trasparire il suo  essersi divertito e l’avere gustato una giornata molto piacevole sulle Madonie. Anche Gianluca Ginoble  della stessa opinione e rammaricato di non aver avuto modo di visitare il paese ma con il suo del sorriso fa comprendere che porterà con se pure un bel ricordo di accoglienza tra volti amici e familiari che hanno saputo dare  senso di ospitalità.

Dolce si congeda soddisfatto di aver dato ancora una volta il suo contributo ma si affida al buon senso cittadino di fare ancora molto di più per costruire e non demolire un percorso di crescita collettiva con la critica distruttiva demolitrice. Con quella non si va Certamente avanti. Solo collaborazione positiva si giunge ai grandi risultati.

Prende ciò più evidente e fortifica il concetto anche l’opera d’arte dolciaria messa in evidenza da Fiasconaro che porta fieramente un dolce con il simbolo della Sicilia su cui emerge proprio il simbolo dello sfoglio tipico polizzano con tutti i suoi ingredienti di preparazione.

 

L’augurio è questo, che possibilmente che fra varie amarezze riscontrate si possa adesso ricercare solo la dolcezza di bei momenti che devono ancora venire. 

 

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