Coronavirus: il silenzio incombe anche a Petralia Soprana e Madonnuzza VIDEO

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Normalmente il centro commerciale all’aperto di Madonnuzza, frazione di Petralia Soprana, è frequentatissimo, decine di persone si muovono tra i suoi spazi, impegnate freneticamente alla ricerca di questo o quel prodotto. Il bivio poi, essendo un crocevia, è attraversato da gente proveniente da quasi tutti i comuni madoniti.

Il traffico, soprattutto negli orari di punta, è pertanto la  norma; il pulsare delle attività, i suoni della strada, i rumori dei motori si mescolano tra loro senza soluzione di continuità, sinonimo di vitalità.

Nei giorni in cui l’Italia ha arrestato la sua corsa il silenzio la fa da padrone; è come se il tempo si fosse fermato, c’è la luce del giorno ma sembra quasi notte,  l’atmosfera ricorda quei pomeriggi agostani dove tutto è sospeso, dove la calura la fa da padrone, tutto è immobile come il fotogramma di un film di Tornatore.

Tra i negozi autorizzati a rimanere aperti gli occhi dei pochi clienti, coperti da maschere di protezione, alcune improvvisate, rivelano il disagio, l’amarezza, la tristezza e la tensione del momento.

Ma la speranza, la volontà e il forte desiderio di lottare uniti, facendo sacrifici sono il comune denominatore di tutti, questi sentimenti consentiranno di superare la segregazione forzata, il crollo delle relazioni sociali, e che mai come un questo momento sono valorizzati perchè l’uomo è un animale sociale, ha bisogno del confronto del contatto umano, nessun uomo è una monade.

Quante volte ci siamo lamentati del traffico, della persona che ci urta facendo la spesa, della coda alle casse per pagare, solo ora ci rendiamo conto che queste piccole difficoltà sono il piccolo prezzo da pagare per vivere serenamente la nostra quotidianità.

Traiamo da questa brutta esperienza una lezione di vita e domani, quando tutto questo sarà finito, cechiamo di essere più tolleranti, comprensivi così come lo siamo adesso.


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