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Il collegio giudicante, accogliendo la tesi difensiva sostenuta dall’Avv. Sergio Burgio, ha ribaltato la sentenza di condanna emessa dal giudice di primo grado che, invece, aveva ritenuto l’imputato colpevole del reato e lo aveva condannato alla pena di anni 1 e mesi 6 di reclusione ed euro 300 di multa.
La tesi difensiva
La difesa ha sostenuto che il P.G. aveva la residenza in altro luogo, non era titolare del contatore Enel, risultato manomesso, e che si trovava casualmente sul posto, in località c.da Danigarci, a seguito dei controlli eseguiti dal personale ENEL unitamente ai Carabinieri.
Il contatore è risultato essere intestato ad altro soggetto che aveva la residenza sul posto, un appezzamento di terreno con annessa sia una abitazione che una stalla, ove era stato eseguito il controllo ma al momento dell’ispezione non era presente.
“I motivi contenuti nel mio atto di appello sono stati accolti dal Collegio giudicante che ha diversamente valutato le prove a favore dell’imputato, prove che erano state già sottoposte anche al vaglio del Giudice di primo grado ma che lo stesso le aveva ritenute insufficienti per emettere una sentenza di assoluzione”. Questo il commento dell’avvocato difensore del foro di Termini Imerese, Sergio Burgio.
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